La presentazione di un preventivo chiaro è il primo passo da compiere da qualunque studio dentistico per la concretizzazione di un rapporto terapeutico con il paziente.
Più che la convenienza, in questa prima fase, ciò che conta è la trasparenza: anche se il paziente ancora non dispone di dati per fare dei confronti, sarà sicuramente in grado di percepire l’accuratezza della proposta che gli viene presentata.
Per farsi scegliere, poi, esistono altri due importanti fattori da tenere in considerazione: equità e competitività.
Per riuscire a redigere un preventivo che abbia tutte queste caratteristiche e che, quindi, possa essere preso in considerazione e accettato dal paziente, è fondamentale avere un riferimento preciso, ovvero un tariffario.
Un preventivo non può esistere senza tariffario
La stesura di un preventivo per un ciclo di terapie odontoiatriche non è un’operazione banale, ma un accurato processo di analisi e valutazione basato su alcune precise fasi.
Il primo step deve essere una visita odontoiatrica preliminare, ma non superficiale, anzi l’esatto opposto.
La prima visita non dovrebbe mai essere più breve di 15 o 20 minuti, ovvero il tempo necessario per ascoltare le esigenze del paziente, quali sono i suoi problemi e verificarli direttamente tramite una visita del cavo orale.
Una visita di questo tipo non è solo fondamentale per definire il preventivo con la massima accuratezza e senza il rischio di sottostimare l’intervento, ma è anche un modo per far percepire al paziente l’attenzione che viene riservata al suo problema.
Far sì che il paziente si senta ascoltato è un primo passo per conquistare la sua fiducia.
Successivamente occorre presentare in modo chiaro e trasparente il piano terapeutico individuato per soddisfare le necessità del paziente, accompagnato dal suo prezzo.
Un prezzo non stimato sulla base di ipotesi o esperienza, ma calcolato in modo analitico e matematico sulla base di un listino prezzi definito.