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Cruscotto direzionale del dentista

Cruscotto direzionale del dentista: cos’è e qual è la sua utilità

Un cruscotto direzionale, per lo studio dentistico, è uno strumento che consente al dentista di condurre e gestire in modo accurato e consapevole la propria attività, avendo una visione precisa e attuale dei suoi numeri: quelli positivi, che fanno crescere lo studio, e quelli negativi, che possono affossarlo. 

Ma cos'è e a cosa serve nello specifico un cruscotto direzionale, anche detto cruscotto aziendale? Come funziona e come va gestito nello studio dentistico?

Cos’è il cruscotto direzionale dello studio dentistico?

Considerato il nome di questo prezioso strumento, viene naturale fare un’associazione con quanto troviamo davanti agli occhi ogni volta che ci mettiamo al sedile di guida delle nostre auto. 

E, in effetti, le similitudini non si fermano soltanto al nome. 

Il cruscotto dell’automobile, infatti, è quello strumento che ci restituisce tutte le informazioni riguardanti il nostro veicolo e il viaggio che stiamo compiendo. 

Allo stesso modo, il cruscotto direzionale può essere interpretato come un pannello di controllo da cui il dentista può estrarre tutti i dati relativi all’andamento economico, finanziario e gestionale del suo studio. 

In questa analogia, ad esempio, le spese dello studio possono corrispondere ai consumi del veicolo, la distanza che manca alla meta, invece, alla somma mancante per raggiungere il proprio obiettivo di fatturato annuale. 

Quali dati raccoglie e a cosa serve il cruscotto direzionale? 

Ogni azienda può dotarsi di un cruscotto direzionale. Lo strumento sarà configurato a seconda delle necessità, per restituire le informazioni più utili alla corretta conduzione dell’impresa.

Nel caso di uno studio dentistico, attraverso il cruscotto direzionale, si deve poter accedere ad alcune informazioni di base, come:

  • Al fatturato
  • Alla produzione, ovvero alle prestazioni eseguite
  • Al numero di prime visite o nuovi pazienti
  • Alla somma dei costi mensili dello studio
  • Al totale dei preventivi emessi e, di questi, quanti ne sono stati accettati

A questi dati è possibile, poi, aggiungerne altri secondo le specifiche necessità dello studio.
Ad esempio, altre informazioni che potrebbero essere particolarmente interessanti sono:

  • Le prestazioni eseguite divise per tipologia
  • Le prestazioni eseguite divise per operatore

Con questi dati a portata di mano diventa immediato capire il livello di produttività dei propri collaboratori, ad esempio, e indirizzare il lavoro nello studio di conseguenza.

Con che frequenza analizzare i dati e chi dovrebbe stilare il report?

Non esistono regole standard che definiscono la periodicità delle analisi dei dati, ci sono però delle buone norme da seguire. Idealmente sarebbe opportuno analizzare le rilevazioni del cruscotto direzionale su base mensile, alla fine del mese di riferimento. 

In questo può essere d’aiuto organizzare una suddivisione dei compiti, affidando, ad esempio, la realizzazione del report periodico al dental office manager e al dentista titolare dello studio la sua analisi. 

Gli studi più contenuti come dimensioni, in alternativa, possono cominciare a prendere familiarità con lo strumento, programmando l’analisi dei dati a cadenza trimestrale. 

Analizzare i dati a intervalli di tempo più lunghi, ad esempio ogni sei mesi o più, sarebbe del tutto inutile e farebbe decadere ogni ragione di aver investito in uno strumento di questo tipo. 

Perché è importante avere e saper leggere i dati?

L’obiettivo del cruscotto direzionale è fornire al dentista tutti i numeri del suo studio, sulla base dei quali poter fare delle valutazioni. 

Saper interpretare questi dati dà al professionista la capacità di valutare la bontà delle decisioni strategiche già prese e prenderne di nuove per correggere il tiro oppure per puntare verso obiettivi più ambiziosi o semplicemente differenti. 

Un cruscotto direzionale è adatto a tutti gli studi dentistici? 

Non bisogna commettere l’errore di credere che il cruscotto direzionale sia un prodotto come tanti, da acquistare e su cui poter mettere le mani andando per tentativi. 

Non è così. 

 Va, invece, inteso come un servizio ed è necessario avere una formazione, anche minima, e padroneggiare qualche nozione di base per poterlo utilizzare al massimo delle sue potenzialità. 

Per questo motivo, purtroppo, è necessario specificare che il cruscotto direzionale non è uno strumento adatto a tutti gli studi dentistici. 

Per poterlo utilizzare, e affinché possa dare davvero i frutti per cui è pensato, è fondamentale che lo studio abbia già fatto un salto evolutivo verso una gestione aziendale attuale ed efficace, oltre ad aver strutturato dei protocolli di lavoro ben definiti.

Il Metodo ForDentist è studiato appositamente a questo scopo.
Ti supporta per:

  • Capire se il cruscotto direzionale è lo strumento giusto per il tuo studio dentistico ed eventualmente iniziare un percorso di crescita per diventarlo
  • Definire il cruscotto direzionale più adatto alle tue esigenze
  • Darti la formazione necessaria per poterlo utilizzare, comprendere e sfruttare al massimo delle sue potenzialità
  • Avviare il monitoraggio del tuo studio
  • In caso di necessità o variazioni di strategia commerciale od obiettivi, apportare le dovute correzioni.

Contattaci per saperne di più.

Arcangelo Zullo
Arcangelo ZulloConsulente - Formatore
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