Uno studio dentistico, essendo di fatto un’azienda, dovrebbe avere un preciso scopo: trattare pazienti e ricavare un adeguato profitto che permetta allo studio di continuare a trattare pazienti nel tempo.
Per fare profitto bisogna vendere un prodotto o, nel nostro caso, un servizio.
Potrà suonare come un’ovvietà, ma sotto sotto così non è. Certo, è facile dire “vendo i miei servizi di dentista”, ma per farlo davvero, poi, occorre anche sapere come, occorre avere una strategia.
Venti, trenta anni fa, forse, questo problema non ce lo si poneva. Tutto girava attorno a una semplice considerazione: sono un dentista = ho dei pazienti.
Ma oggi? È quasi inutile dire che non è più così.
Quanti sono gli studi odontoiatrici attivi? Quanta concorrenza c’è? E quanto è agguerrita?
Senza contare che, oggi, i consumatori sono molto più informati e consapevoli e, se vogliamo, più difficili da convincere.
Ti ritrovi in queste parole?
Oggi, i pazienti bisogna anzitutto attirarli, poi conquistarli e, infine, fidelizzarli. Sì, perché un paziente che viene in studio una sola volta, non può essere definito come una vittoria: sono molto più alti i costi e gli sforzi per l’acquisizione di un nuovo paziente, che quelli per il suo mantenimento!
Non meno importante è fare in modo che i pazienti percepiscano il valore della prestazione proposta e, soprattutto, che decidano di buon grado di acquistarla al prezzo proposto.